minareto

Yemen 1991-1992

 

SANA’A E LA REGIONE

La città di Sana’a è costruita dentro un cratere vulcanico ad un altezza di 2300 metri.

Proprio grazie all’altitudine, anche se non spesso, piove.

L’acqua delle sporadiche piogge viene, quindi, raccolta.

Ai piedi della montagna chiamata Nuqum, venne fondato il castello che serviva per lo stoccaggio dell’acqua piovana.

Prima dell’edificazione della città di Sana’a nella zona esistevano dei gruppi familiari, una sintesi di nomadismo.
Spesso due gruppi erano divisi da uno wadi che diventava luogo d’incontro per lo scambio di merci e per stringere legami di coppia.
Esisteva la via dell’incenso.
Durante il periodo Sabeo, nell’VIII secolo a.C., venne costruita la grande diga di Marib, un’opera idraulica notevole che testimonia la presenza di una civiltà urbana.
Marib era stata ubicata nel deserto per facilitare il passaggio delle carovane che transitavano nella zona per il commercio di prodotti.
Il periodo Sabeo finirà con la distruzione della diga, momento in cui il commercio e gli spostamenti verranno effettuati via mare.

Durante l’Epoca Islamica, nel VII secolo d.C., Maometto unì tutti i popoli del deserto e distrusse gli idoli nella Mecca.

Fondò una città oasi : Sana’a.

Inizialmente era un piccolo centro ma, con il tempo, acquistò una grande importanza tanto che Maometto costruì una moschea per Sana’a.

Quando l’islam, nel IX secolo d.C., si spostò verso oriente (Persia) Bagdad diventò il centro più grande.

Sana’a rimase, comunque, un polo d’importanza notevole.

La via della seta sostituì quella dell’incenso.

Dal 1500 al 1800 i turchi si stabilirono nella città costruendo molte opere tra le quali i ponti e le fortezze.

Nella seconda dominazione vennero costruite le mura del quartiere turco e in questa zona si stabilirono i ricchi.

Il quartiere turco s’inserì nella zona dei giardini e degli orti di Sana’a e sono ancora oggi visibili in questa parte della città che rimane la più verde.

Nella mappa disegnata da Renzo Manzoni, durante il suo viaggio nello Yemen, si nota che la città era dotata di un sistema di porte.

Nel 1962 Sana’a diventa capitale dello Yemen.

Dai villaggi la popolazione si sposta verso la città in cerca di lavoro.

Con la costruzione di strade e la delimitazione dei confini finisce l’epoca del nomadismo.

Sana’a subisce uno sventramento attraverso la costruzione di un grande asse stradale che smantella il sistema delle porte.

La via dell’incenso viene asfaltata.

La trasformazione urbana del sistema territoriale matrice. A sinistra : Bir el Azab A destra : Sana'a al Qadima

La trasformazione urbana del sistema territoriale matrice.
A sinistra : Bir el Azab A destra : Sana’a al Qadima

Modelli di antropizzazione del territorio

Modelli di antropizzazione del territorio

 

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Urbanizzazione legata all’organizzazione dell’acqua

 

Il quartiere di Bir el Azab

Il quartiere di Bir el Azab

 

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Il verde nei quartieri di Bir el Azab e Sana’a al Qadima

 

L’hotel Dar al Gamaryat è inserito nel quartiere di Bir el Azab, dove sono ancora visibili i lotti che facevano parte degli antichi giardini.

Anche se oggi sono per la maggior parte abbandonati, nel progetto proposto il verde riveste un’importanza notevole.

Le zone verdi del parco vengono valorizzate ed integrate con gli edifici presenti nell’area.

Gli spazi interni dell’hotel sono stati riprogettati e suddivisi in camere e suite con bagno.

 

Dar al Gamaryat

Dar al Gamaryat

 

Dar al Gamaryat

Dar al Gamaryat

 

 

Planimetria generale

Planimetria generale

 

Planimetria generale del progetto

Planimetria generale del progetto

 

Piano terra : stato attuale - stato modificato

Piano terra : stato attuale – stato modificato

 

Piano primo : stato attuale - stato modificato

Piano primo : stato attuale – stato modificato

 

Piano secondo: stato attuale - stato modificato

Piano secondo: stato attuale – stato modificato

 

Piano terzo : stato attuale - stato modificato

Piano terzo : stato attuale – stato modificato

 

 

 

 

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